Si è svolto questa mattina il il primo incontro dedicato al prosieguo del percorso di candidatura a Capitale italiana della cultura di Sestri Levante con il Tigullio a cui hanno partecipato, oltre alle rappresentanze del territorio, il MIC – Ministero dei Beni culturali e la Fondazione Scuola Beni e Attività culturali.

Infatti il MIC e la Fondazione hanno avviato il progetto Cantiere città, un percorso di accompagnamento nella realizzazione, almeno parziale, dei progetti di candidatura dedicato alle dieci città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2024.

Si tratta della prima esperienza di questo tipo: l’iniziativa vuole rispondere alla richiesta di molte città di essere accompagnate in un percorso di valorizzazione e concretizzazione di alcuni dei progetti inseriti all’interno del dossier di candidatura e che prevede lo svolgimento di una serie di incontri e confronti con esperti di industrie culturali e creative, di comunicazione e creazione di reti territoriali, con l’obiettivo di sostenere ogni città finalista con un percorso ad hoc.

Oggi si è tenuto il primo incontro dedicato al prosieguo del percorso di candidatura di Sestri Levante con il Tigullio a cui hanno partecipato, oltre alla Fondazione Scuola Beni e Attività culturali, i rappresentanti dei Comuni promotori della candidatura, di Regione Liguria e del team dei progettisti, Università di Genova, Confindustria, Camera di Commercio.

L’incontro si è focalizzato su due temi principali: gli obiettivi e le aspettative dei soggetti presenti al tavolo, per lavorare sul loro allineamento e la definizione di un percorso di sviluppo unidirezionale, e il lavoro portato avanti nel corso di questi ultimi mesi.

“Vogliamo dare seguito al lavoro che abbiamo portato avanti, con profitto, per la redazione del dossier di candidatura, ragionando sullo sviluppo di alcuni percorsi che trovano la loro base nell’Atlante culturale – commentano i rappresentanti dei Comuni - . Il percorso della candidatura a Capitale italiana della cultura è stato un momento storico per il territorio, in cui è stato impostato un metodo di lavoro fin qui inedito per il nostro territorio, che si è unito per la prima volta verso un obiettivo comune, in cui la cultura è centro e motore. Siamo riusciti per la prima volta ad avviare un processo di co-progettazione unendo le amministrazioni pubbliche, l’associazionismo culturale, il terzo settore, gli enti di formazione: dare gambe a questi progetti, pur se con tempi e misure diverse rispetto a quanto sarebbe stato in caso di vittoria del titolo, è una occasione che non vogliamo perdere e a cui vogliamo lavorare con convinzione”.

Il percorso di candidatura ha infatti lasciato in eredità una serie di strumenti che altrimenti sarebbe stato molto più complesso realizzare in tempi così stretti: un logo, un progetto e una serie di intelaiature operative che possono essere messe in moto utilmente per applicare la collaborazione a una progettualità che ripercorra obiettivi e ambizione della candidatura. Il progetto dell’Atlante risponde infatti in modo preciso alla necessità di una rappresentazione del territorio che abbatta la distinzione tra costa e interno per affermare l’interesse e il valore di un’esperienza che interessi il territorio nel suo insieme riflettendone valori, qualità e interdipendenze.

Il gruppo di lavoro ha illustrato alla Fondazione Scuola Beni e Attività culturali l’attività portata avanti per la concretizzazione dei progetti inseriti all’interno della candidatura. L’idea prevede il mantenimento dei percorsi creati all’interno dell’Atlante culturale progressivamente declinati all’interno di una serie di eventi di territorio che avranno luogo nei prossimi mesi. Questi eventi hanno l’obiettivo di rendere concreto, di edizione in edizione, il concetto di Atlante, proponendo, ogni volta, un nuovo percorso di visita e scoperta e l’attualizzazione dei percorsi già proposti nelle edizioni precedenti. L’idea di progettare due settimane ogni anno ha il merito di intrecciare lo sviluppo del progetto con i due periodi più destagionalizzati e insieme di darne continuità con un impiego di risorse sostenibile.

Sono due i progetti “pilota” sui cui si sono confrontati che avvieranno i percorsi dell’Atlante: la creazione di un percorso di visita e valorizzazione delle dimore storiche che attraversano tutto il territorio coinvolto nella candidatura e la la creazione, in parallelo, di un itinerario sull’identità di territorio, attraverso una comunità di pratica partecipata con il coinvolgimento diretto di chi abita, vive, amministra e valorizza il territorio per la creazione di un percorso sui suoi “luoghi identitari”.