Le amministrazioni comunali di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e Maissana hanno deliberato la predisposizione dell’impugnazione del provvedimento del Ministero della Transizione ecologica che ha rilasciato un permesso di ricerca mineraria “Monte Bianco” per Rame, Piombo, Manganese, Zinco, Argento, Oro, Cobalto, Nickel e minerali associati nell’area del Monte Verruga, Monte Zenone, Roccagrande, Monte Zatta, Passo Bocco, Passo Chiapparino, Monte Bossea, Punta Baffe, Punta Moneglia, Val Petronio, Parco dell’Aveto.

È inoltre notizia di queste ore che Legambiente sosterrà il ricorso con una costituzione ad adiuvandum.

I Comuni avevano già espresso la propria contrarietà al rilascio del permesso di ricerca mineraria attraverso le deliberazioni dei rispettivi Consigli comunali e hanno appreso con sconcerto del rilascio del permesso, nonostante la forte contrarietà espressa negli scorsi mesi nelle fasi di consultazione del procedimento.

I Comuni, così come Regione Liguria, Città Metropolitana di Genova e l’Ente Parco Aveto avevano evidenziato come le indagini previste vadano a interessare un’area molto vasta di un territorio di alto valore ambientale, paesaggistico e archeologico e caratterizzato anche da una forte fragilità idrogeologica.

Inoltre il permesso rilasciato riguarda una attività di ricerca mineraria che ha come scopo ultimo l’estrazione mineraria, una attività con un impatto significativo che comprometterà l’integrità e la stabilità del territorio incompatibilmente con l’assetto urbanistico, ambientale e turistico e che non garantisce il diritto la tutela della salute pubblica e degli ecosistemi presenti. È fondamentale ribadire come il territorio interessato dal permesso sia caratterizzato da una vocazione turistica declinata in chiave sostenibile, che si basa sulla valorizzazione delle produzioni e delle tradizioni locali, sulla riscoperta delle bellezze paesaggistiche e naturali e della rete sentieristica, una vocazione non compatibile con l’apertura di nuove cave e miniere.

Per queste ragioni le amministrazioni comunali di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese e Maissana hanno ritenuto doveroso procedere con il ricorso contro il provvedimento autorizzativo emesso dal Ministero della Transizione ecologica, con l’obiettivo di contrastare una decisione che appare penalizzante per il territorio, con un potenziale impatto ambientale significativo che comprometterà l’integrità e la stabilità del territorio, non compatibile con l’assetto urbanistico, ambientale e turistico attuale e futuro oltre a mettere a rischio la salute pubblica e gli ecosistemi presenti.

Sestri Levante, 18/03/2022